La storia che conduce a C.A.S.A. San Simone comincia in via Rubens nr. 1 agli inizi degli anni ‘80 aprendo “una porta sulla strada”. Al tempo era forte il desiderio di dar vita ad una casa che aprisse i propri spazi all’incontro con gli altri, accogliendoli e accettando le diversità di ciascuno. Nasceva così una prima esperienza di “gruppi appartamento”, dove le persone ancora in fase di detenzione potevano iniziare a trascorrere spazi di libertà, riabituandosi al contesto sociale e relazionale da cui erano state allontanate.
Le prime forme di accoglienza sono state rivolte a due donne: una con problemi di dipendenza, l’altra in grave solitudine; nel corso degli anni ci si è poi concentrati anche sull’accoglienza di uomini senza dimora o in uscita dal carcere. Di pari passo si è sviluppata l’esperienza del centro di ascolto, cresciuta anche grazie al coinvolgimento di un numero sempre maggiore di volontari e obiettori di coscienza. “La porta aperta sulla strada” ha permesso da sempre di incontrare le forme di fragilità che di mano in mano emergevano nel territorio.
Via Rubens nr. 1
Siamo all’interno dello spazio di Palazzo Ducale e in uno dei luoghi più “alti” di Mantova. Le città di pianura sono meno piatte di quello che uno potrebbe pensare: hanno alti e bassi come le storie che danno ritmo e cuore a Mantova.
Dopo essere saliti fino a via Rubens scendiamo da via Tazzoli verso piazza Sordello.